Sembrerebbe proprio che molto presto potremo dire addio allo scontrino fiscale! Infatti, in base ad un recente provvedimento, gli esercizi potranno scegliere di non rilasciare più il classico scontrino, inviando direttamente i dati degli incassi per via telematica all’Agenzia delle Entrate, in questo modo non solo non avremo più i fogliettini di carta sparsi nelle borse e nelle tasche, ma anche l’ambiente ringrazierà! Scopriamo in dettaglio cosa cambia.

1. Come funziona il registratore telematico

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Il registratore telematico invierà i dati direttamente all’Agenzia delle Entrate, dunque non sarà più emesso lo scontrino cartaceo che noi tutti conosciamo; in questo modo sarà possibile effettuare da parte dell’Agenzia un monitoraggio fiscale costante, sarà prevista anche una maggiore semplicità nelle procedure e, cosa non da poco, una riduzione significativa dell’utilizzo di carta. Tuttavia, questo nuovo strumento sarà comunque in grado di stampare le fatture per quei clienti che hanno la necessità di scaricare le spese per l’acquisto di beni o di servizi legati alla propria attività. L’Agenzia delle Entrate assocerà ad ogni registratore un codice identificativo e i dati raccolti e poi inviati non saranno in nessun modo modificabili.

2. Chi può sceglierlo

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Al momento, il passaggio dal classico scontrino al registratore telematico è a discrezione dell’esercizio commerciale, inoltre, le attività che possono scegliere questa opzione, che, ricordiamo, ha durata quinquennale, sono quelle per le quali non è obbligatoria l’emissione della fattura. Coloro che decideranno di effettuare questo passaggio saranno esonerati dalle comunicazioni e dalle dichiarazioni Iva, in quanto i dati relativi agli incassi saranno inviati per via telematica all’Agenzia.

3. La norma di legge

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Dunque, gli esercizi che sceglieranno il registratore telematico potranno farlo richiedendolo all’Agenzia delle Entrate tramite l’apposita richiesta entro il 31 dicembre 2016. La trasmissione telematica dei dati avrà inizio dal 1° gennaio 2017. Per completezza proponiamo la norma di legge come riportata da ItaliaOggi:

In base alle suddette disposizioni, a decorrere dal 1° gennaio 2017 i soggetti che effettuano le operazioni di cui all’art. 22 del dpr 633/72, ossia quelle per le quali non è obbligatoria l’emissione della fattura, possono optare per la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica all’Agenzia delle entrate dei dati dei corrispettivi giornalieri delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi, secondo modalità la cui definizione è demandata all’Agenzia delle entrate. L’opzione ha effetto dall’inizio dell’anno solare in cui è esercitata fino alla fine del quarto anno solare successivo e, se non revocata, si estende di quinquennio in quinquennio. La memorizzazione elettronica e la connessa trasmissione dei dati dei corrispettivi sostituiscono gli obblighi di registrazione di cui all’art. 24 del dpr 633/72 (tenuta del registro dei corrispettivi), ma soprattutto l’obbligo di certificare gli incassi mediante rilascio di scontrini o ricevute fiscali. Resta fermo l’obbligo di emissione della fattura su richiesta del cliente.

Cosa ne pensate di un futuro, sempre più vicino, in cui non verranno più emessi gli scontrini fiscali?

Ma restiamo in tema shopping, avete visto cosa è capitato a queste acquirenti online?

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