Che cosa fare in caso di terremoto e subito dopo

Il terremoto è tornato a far paura nel Centro Italia. Come difendersi dallo sciame sismico? Croce Rossa Italiana e Protezione Civile danno dei semplici ma preziosissimi consigli per sapere come comportarsi sia durante le scosse che nei momenti immediatamente successivi.

La terra torna a tremare, e a mettere in ginocchio il Centro Italia, ancora alle prese con la devastazione seguita al terribile sisma del 24 agosto scorso, che ha letteralmente spazzato via paesi come Amatrice o Accumoli. Le scosse non danno tregua, e stavolta a scappare dalle città, dalle proprie case, riversandosi per le strade, o cercando rifugi di fortuna in auto, sono soprattutto i cittadini della zona di Macerata e Perugia: 36 le scosse, tutte superiori alla magnitudo 2.1, rilevate dall’Ingv, oltre alle due, fortissime, di grado 5.4 e 5.9.

E dato che, come purtroppo sappiamo, lo sciame sismico è destinato a non fermarsi in tempi brevi, Protezione Civile e Croce Rossa Italiana tornano a fornire i numeri utili per aiutare le popolazioni colpite e preziose informazioni per proteggersi al meglio durante e dopo un terremoto.

Questi, invece, i numeri della Protezione Civile a cui rivolgersi per ogni necessità:

Fonte: regione Lazio
Fonte: regionelazio.it

La Croce Rossa, come detto, ha anche postato sul proprio profilo Twitter un elenco dei comportamenti corretti da tenere durante un terremoto e nei minuti immediatamente successivi, così da “preparare” le persone ad agire in maniera appropriata nel caso di nuove scosse, evitando di lasciarsi prendere da quelle che, comprensibilmente, potrebbero essere crisi di panico.

Vediamo allora quali sono, punto per punto, i giusti atteggiamenti da mantenere rispetto ad un sisma.

Durante un terremoto

Prima di tutto è opportuno identificare posti sicuri sia all’interno delle proprie abitazioni che all’esterno: prediligere quindi mobili robusti, come una scrivania o un tavolo, o muri interni, lontani da vetri che potrebbero frantumarsi o da mobili (come librerie, ad esempio) che potrebbero rovesciarsi. Se siete in un luogo chiuso cercate riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante, che vi potrà proteggere da eventuali crolli, e non precipitatevi istintivamente verso scale, ascensori, che possono, rispettivamente, essere le prime a cadere e farvi restare bloccato impedendovi la fuga.

All’esterno, invece, state lontani da edifici, alberi, linee telefoniche ed elettriche, cavalcavia o autostrade sopraelevate: se siete in auto non sostate in prossimità di ponti, terreni franosi o spiagge (potrebbero crollare o essere investiti da onde di tsunami); restate alla larga da impianti ed industrie elettriche, da bordi di laghi o spiagge marine, non avvicinatevi ai luoghi colpiti maggiormente dalle scosse ed evitate di usare, per quanto potete, auto e telefoni cellulari, poiché è importantissimo lasciare quanto più possibile linee telefoniche e strade libere per permettere ai soccorsi di raggiungere feriti e dispersi.

Dopo il terremoto

Subito dopo le scosse occorre semplicemente tenere a mente due consigli elementari, che, benché purtroppo non servano a salvare la vita, possono comunque agevolare l’intervento dei soccorsi, la cui tempestività è naturalmente indispensabile.

Prima di tutto, togliete la password ai vostri dispositivi Wi-fi, così da facilitarne l’uso rendendolo aperto a tutti, quindi anche ai soccorsi. In secondo luogo, dato che si possono sfruttare i social per scopi utili, controllate che Facebook abbia attivato il Safety Check, il servizio che permette alle persone nelle zone interessate dalle scosse di segnalare ai propri amici dove ci si trova, e se voi siete su Facebook, fate sapere che state bene. Questo è un modo, indiretto, per indirizzare i soccorsi dove c’è davvero bisogno.

Naturalmente come prima cosa dovrete controllare lo stato di salute delle persone coinvolte nel sisma, uscire con prudenza dalle vostre abitazioni indossando sempre le scarpe per evitare di subire tagli possibili per la presenza di vetri rotti o altri oggetti, e raggiungere il prima possibile le aree di attesa previste dal piano di protezione civile del comune in cui ci si trova.

Tutta la redazione si stringe attorno alle popolazioni che stanno vivendo ore di angoscia, sperando che presto sulle loro città e le loro vite possa tornare a splendere il sereno, allontanando l’incubo del terremoto. Forza!

 

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