Il mestolo per gli spaghetti è un mistero per molti ma non per tutti. Fatto in materie plastiche o metalli, ha sempre la stessa forma in tutto il mondo, ossia quella di una cupola dentata al contrario – in cui i “denti” sono arrotondati – e un foro al centro della cupola. Il massimo della differenza consiste nel fatto che i “denti” possono essere più o meno lunghi, ma niente di più. Alla fine del mestolo, solitamente, c’è un manico, sempre in plastica, per facilitarne la presa. In molti si chiedono quale sia la funzione di questo foro all’interno del mestolo? Non si tratta poi però di un mistero tanto oscuro.

Il foro del mestolo per gli spaghetti serve semplicemente a misurare la dose di pasta per una persona. Si tratta di uno strumento utilissimo se si è single e si vive da sole. Tante volte misurare la pasta a occhio è difficile, si rischia di cucinare una porzione troppo abbondante o, viceversa, di alzarsi da tavola affamate. E se con la pasta corta è più facile – la si versa direttamente sul piatto della bilancia o si usa un piatto diverso ricordandosi di tararlo – con gli spaghetti risulta sempre più complesso, a meno che non li si voglia spezzare.

Il foro in fondo al mestolo degli spaghetti ovvierebbe quindi alla necessità di altri attrezzi per misurare. Nel tempo, infatti, per esempio, sono nati dei taglieri con un lato bucato. Lateralmente, vi erano buchi di diverse dimensioni per calibrare la quantità di spaghetti non solo per una persona, ma anche per più persone. Oltre al tagliere fatto in questo modo, ci sono anche degli attrezzi nati all’uopo, che svolgono questa funzione.

E fin qui il mistero parrebbe risolto. Per il momento. La cosa suona un po’ come il mistero del taschino minuscolo all’interno delle tasche sul davanti dei jeans. Che come abbiamo scoperto, serviva a nascondere l’orologio da taschino ai tempi dei cercatori d’oro. In altre parole, anche zio Paperone nel Klondike avrebbe avuto l’orologio da taschino nascosto nella minuscola tasca dei jeans. Se solo avesse indossato dei pantaloni.

Molti oggetti di uso comune finiscono per sembrarci misteriosi. All’inizio li diamo quasi per scontati, perché in fondo li vediamo così come sono da sempre, nei propri dettagli. Ma poi ci capita un’epifania relativa a questi oggetti e decidiamo di approfondire.

Ma il mistero del foro del mestolo per gli spaghetti non finisce certo qui. In realtà, quel buco è anche funzionale per altre ragioni. Immaginiamo soltanto di aver preparato una pentola d’acqua bollente, in cui stanno cuocendo degli spaghetti. Li mescoliamo con il mestolo, di tanto in tanto, in modo che non si attacchino nel corso della cottura. A un certo punto possiamo sentire il bisogno di controllare se siano cotti – oppure una volta cotti, dopo averli scolati, gli spaghetti andrebbero impiattati.

Sia che si stiano prendendo con il mescolo degli spaghetti da assaggiare, sia che li si stia impiattando, il foro serve anche per la fuoriuscita dell’acqua bollente superflua. Nel primo caso, è importante la presenza del foro per non scottarsi. Nel secondo caso, quando ci si è liberati di gran parte dell’acqua, la presenza del foro è utile per eliminare le ultime gocce di acqua superflua.

Altre cose da sapere sul mestolo degli spaghetti è che qualunque cosa accada, è meglio che sia di metallo. Ma se proprio è necessario che lo abbiate in materiali plastici, preferite che non venga a contatto con fonti di calore eccessive. In altre parole, ricordate di non dimenticarvi il mestolo vicino al forno acceso oppure a una fiamma viva del fornello.

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