Nasa: asteroide contro la Terra. "Potrebbe portare morte e grandi sofferenze". Ecco in che anno è previsto

Secondo la NASA, l'asteroide Bennu, che ciclicamente attraversa l'orbita della Terra, potrebbe rappresentare un pericolo per il nostro pianeta. Scopriamo come e quando potrebbe accadere!

Sarebbe una notizia perfetta su cui basare la trama di un film di Hollywood, tuttavia questa volta non è la solita bufala diffusa in rete per seminare panico ed inquietudine, ma è la NASA stessa a parlarne! Infatti, l’agenzia spaziale statunitense ha annunciato di aver intenzione a breve di lanciare una sonda nello spazio al fine di raccogliere un campione di roccia da un asteroide che un giorno potrebbe colpire il nostro pianeta.

Ma andiamo con calma. Si chiama Bennu, ed è un asteroide di circa 500 metri di diametro che attraversa l’orbita della Terra una volta ogni sei anni. Il problema, però, è che il corpo celeste si avvicina sempre di più al nostro pianeta natale. Nel 2135 Bennu passerà tra la Luna e la Terra ad una distanza davvero ravvicinata e a partire da quell’anno potrebbe seriamente rappresentare un pericolo.

asteroide
Fonte: Web

La NASA ha in programma di lanciare a settembre la sonda Osiris-Rex, la quale ha la missione di mappare l’asteroide e raccogliere alcuni campioni di roccia. L’arrivo su Bennu è previsto per il 2018, a quel punto la sonda studierà il corpo celeste indagando sulla mineralogia e la sua storia geologica prima di rientrare sulla Terra nel 2023. Il risultato dell’esplorazione potrà essere davvero utile per le generazioni future.

In realtà, non è certamente il primo allarme di questo genere. Infatti, ciclicamente si torna a parlare di asteroidi in rotta di collisione con la Terra, i quali potrebbero dare vita alla stessa catastrofe accaduta milioni di anni fa e che, si pensa, abbia contribuito all’estinzione dei dinosauri. Tuttavia, fortunatamente, queste notizie si sono rivelate del tutto infondate o, come previsto dagli studiosi, gli asteroidi si sono disintegrati contro l’atmosfera terrestre, toccando il pianeta sotto forma di frammenti di dimensioni così ridotte da non costituire assolutamente alcun pericolo per la popolazione. Dunque, l’ente statunitense sta indagando attentamente anche questa volta per valutare l’eventuale percentuale di rischio.

Noi, però, di fronte a questa notizia ci sentiamo piuttosto tranquille; fino ad allora la NASA avrà certamente trovato una soluzione, magari un Bruce Willis del futuro pronto ad entrare in azione come in Armageddon!

 

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