Tinte, tatuaggi, piercing non fanno una brava o cattiva persona: lo sfogo di quest'infermiera

Chi vi credete che noi siam, per i capelli che portiam? Questo verso dei Nomadi risale al lontano 1974 eppure potrebbe essere stato scritto ieri. A dimostrarlo, la storia di una giovane infermiera americana, considerata “troppo colorata” per lavorare.

Sono passate alcune settimane da quando l’ infermiera Mary Walls Penney, che svolge il suo lavoro con soddisfazione e impegno occupandosi di malati affetti da Alzheimer e demenza, si è trovata a dover difendere le sue scelte estetiche e il suo hairstyle, criticato da donne che lo consideravano inadatto per lavorare “persino in un fast-food”.

Essere infermiera? Una questione di cuore. Ma, per qualcuno, anche di colore

La vicenda si è verificata in un negozio, dove la ragazza si era recata alla fine del turno lavorativo. Mentre era in procinto di pagare, probabilmente illuminata da quel bel sorriso che sembra non abbandonarla mai, Mary ha catturato l’attenzione della cassiera la quale, notando il badge dell’ospizio della West Virginia, ha pensato bene di chiederle che ruolo rivestisse nella struttura.
“Sono un’infermiera” ha candidamente risposto la fanciulla dai capelli arcobaleno amante di piercing e tatuaggi, non immaginando che, di lì a poco, la sua professionalità sarebbe stata messa in dubbio a causa di quelle passioni. Eppure, nel 2016 c’è ancora chi pensa che un look eccentrico e colorato basti ed avanzi per giudicare una persona.
A provarlo l’addetta alla cassa che, incredula e scandalizzata, dapprima ha chiesto a Mary cosa pensassero i suoi pazienti quando la vedevano con quei capelli e, in un secondo tempo, si è detta scioccata dal fatto che le aziende sanitarie permettessero certi comportamenti. Di fronte a tale reazione di disappunto, condivisa anche da un’altra cliente del negozio, la ragazza non ha comunque protestato. Ha preferito invece affidare le sue riflessioni ad un post di Facebook che, ad oggi, ha raccolto 285000 mi piace.

La rivincita di Mary, che con la sua allegria colora la vita dei pazienti

“Com’è bello passeggiar con Mary, un suo sorriso il sole fa spuntar!”. Troppo ardito il riferimento alla protagonista del film cult della Disney? Forse no, considerando che, come la nostra infermiera, la bambinaia per eccellenza, un po’ sopra le righe ma sempre adorabile, riusciva a portare gioia ovunque andasse. I suoi pazienti hanno bisogno di avere accanto figure professionali ma al tempo stesso dall’animo gentile e giocoso, un po’ come quello dell’indimenticato Patch Adams? Alla dolce mamma di Wyoming County, dalle cui parole traspare l’attitudine ad aiutare gli altri e un’indiscutibile dedizione al lavoro, non manca nulla di tutto ciò. Ecco le sue parole


“Non ricordo una volta in cui il mio colore di capelli mi abbia impedito di fornire cure salvavita ad alcuno dei miei pazienti” ha scritto nel post diventato virale, continuando poi con altre commoventi affermazioni. “I miei tatuaggi non hanno vietato ai malati di prendere la mia mano mentre giacevano spaventati e in lacrime perché l’Alzheimer aveva rubato loro i pensieri”. “I miei numerosi piercing all’orecchio non mi hanno intralciato nel sentirli parlare dei loro giorni migliori o nell’ascoltarli mentre esprimevano gli ultimi desideri”. “Il mio piercing alla lingua non mi ha ostacolato nel pronunciare parole di incoraggiamento verso un paziente che aveva appena ricevuto la diagnosi o nel confortare una famiglia inconsolabile”.
Dopo aver fatto valere le sue ragioni, Mary ha concluso il suo sfogo con un appello:

Per favore spiegatemi come il mio aspetto, benché affiancato a un’indole caritatevole, a un cuore misericordioso e a un viso sorridente, mi abbia reso inadatta a fornire assistenza infermieristica ed incapace di svolgere il mio lavoro!”.

Le risposte sono arrivate numerose e, fortunatamente, non hanno fatto altro che rimarcare la bellezza, interiore ed esteriore, di una persona così vera ed autentica .
Non si può che concordare con chi ha evidenziato che “l’espressione di sé e l’accettazione degli altri per quello che sono è qualcosa di cui, in questo momento, abbiamo assoluto bisogno”. Un’altra cosa che non basta mai è la capacità di sorridere e capire cosa conta davvero. Come molti commenti hanno puntualizzato, vedere Mary con la sua chioma multicolor, in pendant con lo stetoscopio rosa, è probabilmente la miglior medicina per i degenti dell’azienda in cui lavora.

Quegli stessi adorati pazienti che, grazie al suo brio e alla sua energia, almeno in alcuni momenti potranno tornare a vedere la vita a colori!

https://media.robadadonne.it/galleria/hair-stenciling-coloratissimo-trend-capelli-2016/

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