Natale in Tavola: il menù di ogni regione

Oggi parliamo del menù natalizio! Abbiamo raccolto regione per regione tutti i piatti tipici che compaiono sulle tavole il giorno di Natale o la sera della Vigilia. E voi seguite la tradizione, oppure preferite trasgredire e cucinare piatti sempre diversi anche a Natale?

Ogni regione italiana ha le sue tradizioni e le famiglie si suddividono tra chi ama seguirle, e chi invece preferisce “trasgredire” con ricette più moderne e varie. In alcune regioni il Natale si festeggia la sera della Vigilia, il 24 dicembre, con una ricca cena, mentre in altre si festeggia il giorno di Natale a pranzo.

Ma quali sono i piatti tipici di ogni regione e cosa si può trovare sulle tavole italiane? Se siete curiose, abbiamo raccolto in questo articoli tutti le pietanze tipiche a partire dagli antipasti fino ad arrivare ai dolci. E il vostro menù natalizio come sarà? Seguirete la vostra tradizione regionale?

Abruzzo

Fonte: US News Money – US News & World Report

Tra i primi troviamo: le scrippelle, la minestra di cardi, la zuppa di castagne e ceci, la lasagna con macinato, mozzarella e parmigiano. Tra i secondi: l’agnello arrosto e il bollito di manzo. I dolci tradizionali, diversi per ogni provincia, sono: i calcionetti fritti (dei panzerottini dolci con marmellata d’uva nera detta scrucchiata, ceci, noci tritate, mandorle triturate, mosto e cacao), le ferratelle (delle ostie con ripiene di mandorle, noci e miele), le noci atterrate (mandorle glasset con acqua e zucchero).

Basilicata

Fonte: SiViaggia

In Basilicata possiamo mangiare: la minestra di scarole (verze e cardi cotte in brodo di tacchino e salami con aggiunta di formaggio grattugiato e a pezzettini), il baccalà lesso con peperoni cruschi (seccati al sole e calati per pochi secondi nell’olio d’oliva bollente), gli strascinari al ragù di carne mista (tipica pasta casereccia chiamata così perché strisciati a forza con le dita), i piccilatiedd, le pettole (pasta lievitata fritta con alici) e come dolci i calzoncelli (panzerotti fritti ripieni di salsa di ceci o castagne lesse).

Calabria

Fonte: Explo-re

Come antipasti in Calabria abbiamo: le crespelle ripiene alle alici e salumi (in genere salsiccia, capocollo, pancetta e sopressata) con aggiunta di pecorino crotonese e caciocavallo silano. Tre i primi, le scillatelle (o fileya) con ragù di maiale e la minestra maritata con verdure di campo e fagioli. Tra i secondi: il capretto al forno alle erbe selvatiche con patate, il pesce stocco di Cittanova (spugnato con l’acqua dello Zomaro) con la ghiotta (sughetto di olio, cipolla, pomodori, olive, capperi e uvetta). Come contorno: il broccolo calabrese saltato in padella e condito con peperoncino. Tra i dolci: i fichi a crocetta ricoperti al cioccolato, i torroncini, e dei tipici dolci al cedro e al bergamotto.

Campania

Fonte: italymagazine.com

Il Natale in campagna verrà festeggiato a tavola con: la minestra maritata di cicoria scarole e “borraccia” (un’erba amara e pelosa) in brodo di cappone con uova sbattute, peperoncino e carne di vitello, gli spaghetti alle vongole, il cappone imbottito e l’insalata di rinforzo (con cavolfiori, sottaceti misti, peperoni, olive di Gaeta e acciughe salate) accompagnata dalle immancabili friselle (crostini di pane circolari) e dai broccoli con aglio e peperoncino. Come dolci: gli struffoli e i roccocò.

Emilia Romagna

Fonte: cottages.com

Come antipasto il tradizionale culatello di Zibello, mentre tra i primi le tagliatelle al ragù, le lasagne, i tortellini in brodo (con ripieno di carne) e i passatelli in brodo. Tra i secondi: il cotechino di Modena, lo zampone con lenticchie, il puré con mostarda, formaggio di fossa con Saba (mosto cotto e aromi naturali). Tra i dolci, il panone di Natale di Bologna (a base di farina, mostarda di mele cotogne, miele, cacao, cioccolata fondente e fichi secchi).

Friuli Venezia Giulia

Fonte: globaltravelerusa.com

Sulle tavole del Friuli Venezia Giulia si potranno gustare: la brovada e muset (una zuppa di rape e cotechino) con polenta, la trippa con sugo e formaggio, il cappone e come dolce la gubana (a base di noci, mandorle, uvetta, miele, vino e rum, avvolto in una sfoglia).

Lazio

Fonte: dimorestoricheitaliane.it

Per la vigilia la tradizione privilegia il fritto misto di verdure (broccoli e carciofi), il baccalà fritto e il capitone. Per il giorno di Natale troviamo l’abbacchio al forno con patate, i cappelletti in brodo, il bollito misto e il tacchino ripieno. Tra i dolci: il panpepato e il pangiallo (fatto con frutta secca e canditi con farina, miele e cioccolato).

Liguria

Fonte: Hotel Villa Elisa

Cosa mangiare in Liguria a Natale? La tradizione prevede: i maccheroni in brodo, i ravioli alla genovese (ripieni di vitello, animelle, uova, erbe, pangrattato e parmigiano), gli stecchi fritti (degli spiedini di rigaglie di pollo con funghi freschi, besciamella e parmigiano), il cappone lesso e il cappon magro (è un piatto fatto esclusivamente di verdure o di pesce), salsicce e spinaci e la faraona al forno con carciofi. Tra i dessert più famosi c’è il pandolce (un impasto di farina, uvetta, zucca candita a pezzetti essenza di fiori d’arancio i pinoli pistacchi semi di finocchio latte e marsala).

Lombardia

Fonte: Web

I lombardi troveranno sulla tavola: il consommé di cappone in gelatina, i tortellini o i casoncelli in brodo, il cappone ripieno accompagnato dalla mostarda di Cremona, gli stecchini (spiedini di pollo e vitello) e come dolce l’immancabile panettone.

Marche

Fonte: Agriturismo.it

A Natale nella Marche si possono gustare: i maccheroncini di Campofilone in sugo, i cappelletti in brodo di carne, i vincisgrassi (un timballo di manzo macinato, salsiccia, pollo tritato, prosciutto crudo, a volte con aggiunta di funghi) e il cappone arrosto. Tra i dolci: la pizza de Nata’ (una pasta di pane con frutta secca, uvetta, cioccolato in polvere, limone e arancio grattugiati, fichi e zucchero) e il fristingo (un impasto di fichi, cioccolato, canditi e frutta secca). Tra i vini: la Vernaccia di Serrapetrona, il vino cotto e il vino di visciole (ricavato dalle tipiche amarene).

Molise

Fonte: SiViaggia

In Molise a Natale troviamo: la zuppa di cardi, la pizza di Franz in brodo caldo (sono dei pezzettini di pizza a base di uova parmigiano grattugiato e prezzemolo al forno), il baccalà arracanato (fatto con mollica di pane aglio prezzemolo origano uva passa pinoli e noci) o il baccalà al forno con verza, prezzemolo, mollica di pane, uvetta e gherigli di noci. Per dolce ci sono i tipici calciuni (a base di farina, vino, castagne lessate, rum, cioccolato, miele, mandorle, cedro candito, cannella, uova e vaniglia).

Piemonte

Fonte: Piemonte

Ecco cosa si cucina a Natale in Piemonte: il cappone al forno, il bue bollito di Carrù e Moncalvo, l’insalata di carne cruda all’albese, i peperoni in bagna cauda (una salsa a base di olio, aglio e acciughe), le acciughe al verde, i flan del cardo, i tayarin con pancetta petto d’oca affumicato, gli agnolotti al plin con sugo d’arrosto, il risotto con radicchio, il bollito misto con salsine varie. Tra i dolci: la mousse di mele rosse Igp, la torta di nocciole e zabaione, e il torrone d’Alba.

Puglia

Fonte: puglia.com

In Puglia troviamo le cime di rape stufate, i panzerotti fritti con ripieno di mozzarella, pomodoro e formaggio o con ricotta scuantr’ (crema spalmabile molto forte), l’anguilla arrostita con alloro, il baccalà in umido o fritto, l’agnello al forno con lambascioni (sono delle cipolline dal gusto amarognolo che si trovano sottoterra, allo stato selvatico), i cuturidd’ (agnello con spezie e verdure cotto per tre o quattro ore in una particolare pentola in terracotta). Come dolce ci sono le pettole (frittelle tonde che si possono anche intingere nello zucchero), le cartellate (dolci fritti a forma di rosa e guarniti con miele o mosto), il torrone, i porcedduzzi (frittelline piccolissime con miele o zucchero) e i fichi secchi.

Sardegna

Fonte: Italy Family Hotel

Tra gli antipasti abbiamo la salsiccia, il pecorino e le olive “a schibeci”. Non mancano i culurgiones de casu (dei ravioli ripieni di pecorino fresco, bietola, noce moscata e zafferano) conditi con sugo di pomodoro e pecorino grattugiato, gli gnocchetti sardi al sugo di salsiccia, l’agnello con patate al forno e il porcetto al mirto. Tra i contorni  verdura di stagione come sedano, finocchio e ravanelli. Tra i dolci: la ricotta con miele e le seadas al miele (dei dolci fritti al formaggio).

Sicilia

Fonte: lindipendenza.com

In trinacria troviamo lo sfincione (una pizza base di cipolla), le scacce ragusane, i cardi in pastella e gallina in brodo. A seguire l’insalata di arance con aringa e cipolla, l’agnello al forno, lo sformato di anellini al forno con ricotta,  la pasta con le sarde e sarde a beccafico (fatte con un ripieno di mollica, pinoli, bucce di arance, foglie di alloro e uva passa), la carne con pancetta coppata e contorno di sparaceddi e per finire la caponata. Tra i dolci i buccellati di Enna (dolci tipici ripieni di fichi secchi), cassate e cannoli, i mustaccioli (a base di mandorle, cannella e chiodi di garofano) e il cubbàita (un torrone di miele con nocciole e mandorle o pistacchi).

Toscana

Fonte: APNEC

Ecco il menù natalizio della regione Toscana: i crostini di fegatini, il brodo di cappone in tazza o cappelletti in brodo, l’arrosto di faraona, l’anatra, i fegatelli e tordi con insalata oppure cappone ripieno e per finire lo sformato di gobbi. Tra i dolci i cavallucci e i ricciarelli.

Trentino

Fonte: Web

In Trentino troviamo gli immancabili canederli (sono delle polpettine di pane raffermo con speck, pancetta e salame, farina, uova, latte e brodo condite con spinaci, funghi o fegato di vitello), gli strangolapreti conditi con burro, salvia e parmigiano (sono degli gnocchetti di pane fatti con latte uova e foglie di coste), il capriolo o il capretto al forno con patate. Tra i dolci lo strüdel e lo zelten.

Umbria

Fonte: Etli Viaggi

Tra i primi abbiamo i cappelletti ripieni di cappone e piccione contorno di cardi umbri, il cappone bollito e come dolce il panpepato (a base di farina, noci, cioccolato fondente, mandorle, scorza di arancia candita, uva passa, miele, pinoli, nocciole, pepe macinato e vino rosso) le pinoccate (fatte di zucchero e pinoli) e il torciglione serpentello di pasta dolce con mandorle.

Valle d’Aosta

Fonte: istock

Si parte con la mocetta in crostini al miele (salume di muscolo di vacca, pecora o capra essiccata e aromatizzato con erbe di montagna, ginepro e aglio), il lardo con Castagne cotte e caramellate con miele, i crostini con fonduta e tartufo, zuppa alla valpellinentze (a base di cavolo, verza, fette di pane raffermo, fontina, brodo, cannella e noce moscata, salsiccia con patate e carbonata valdostana con polenta (fatta con sottili strisce di carne macerate nel vino rosso con aromi). Come dolce troviamo: le pere a sciroppo servite con crema di cioccolato e panna montata (preparata con pere cotte con zucchero, vaniglia, chiodi di garofano, acqua e vino rosso, ridotte a sciroppo), il caffè mandolà e le tegole (dei pasticcini secchi).

Veneto

Fonte: Web

Come antipasto si parte dai salumi vari  come l a soppressa e salsiccia luganega, tra i primi troviamo invece il brodo di cappone, il risotto al radicchio, gli gnocchi al sugo d’anatra. Come secondi invece, la polenta e baccalà, il lesso di manzo al cren (una salsa di rafano) con contorno di purè di patate. Tra i dolci il pandoro di Verona, la mostarda con il mascarpone e per finire il mandorlato di Cologna Veneta.

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