L'Esperto: "Harry Potter e Il Signore degli Anelli Causano Danni Cerebrali"

Amiche, avreste mai pensato che alcuni dei libri più famosi al mondo e che i nostri ragazzi adorano potrebbero causare addirittura danni cerebrali? È l'opinione dell'esperto Grame Whiting: ecco cosa dice!

Il Signore degli Anelli, Harry Potter e Hunger Games hanno fatto “vittime” a decine di migliaia in questi anni, ma questo non sarebbe per niente sano: l’esperto Graeme Whiting ha messo in guardia i suoi studenti da simili letture che, nel caso di Harry Potter, provocherebbero addirittura danni al cervello, mentre gli altri testi citati si “limiterebbero” a causare difficoltà comportamentali. Se i giovani appassionati alla lettura vogliono leggere, dunque, secondo Whiting devono orientarsi su autori come Wordsworth, Keats, Shelley o Shakespeare.

Sul suo blog, Graeme Whiting, a capo della Acorn School di Nailsworth, nel Gloucester, scrive:

Voglio che i ragazzi si dedichino a letteratura adatta alla loro età per lasciare testi mistici e spaventosi per il momento in cui saranno in grado di discernere fantasia e realtà e quando avranno già imparato ad amare la bellezza.

E non è tutto:

Harry Potter, Il Signore degli Anelli, Game of Thrones, Hunger Games e Terry Pratchett, giusto per citare alcuni must have della letteratura mondiale contemporanea, contengono materiali profondamente indelicati che causano dipendenza, materiali che sono certo incoraggino difficoltà comportamentali nei bambini. Ciò nonostante questi testi possono essere acquistati tranquillamente anche se possono addirittura causare danni all’inconscio delle giovani menti.

Il discorso, sempre secondo Graeme Whiting, sarebbe diverso per i giovani adulti: per le menti più mature, infatti, queste letture potrebbero essere una scelta come tante, visto che il cervello più sviluppato avrebbe imparato a comprendere esattamente di cosa si tratti, senza dunque incappare nei rischi citati dall’esperto per i bimbi più piccoli.

Acquistare libri sensazionali è come nutrire i nostri bambini con cucchiai di zucchero, mucchi di zucchero, e quando i bambini diventeranno dipendenti dalla sostanza ne chiederanno di più e di più. Il che, paragonato ai libri, significa riempire i i conti correnti di coloro che scrivono libri indelicati dedicati a ragazzi molto giovani.

Detto così, potrebbe sembrare incredibile, eppure Whiting non cede di un passo e rincara la dose:

I bimbi sono innocenti e puri allo stesso tempo e non hanno alcun bisogno di vedere snaturata la loro indole stipando la loro immaginazione e la loro fantasia con enormi bugie e con argomenti non appropriati alla loro età.

Graeme Whiting insiste dunque sul fatto che dovrebbero essere rivalutati i valori dall’antico fascino della letteratura tradizionale, accantonando i testi moderni e contemporanei dai contorni “oscuri e demoniaci” (addirittura?) che hanno il potere di distorcere il subconscio dei bambini.

Whiting conclude la sua invettiva contro Rowling, Tolkien & co con un consiglio a tutti i genitori del mondo:

È compito dei genitori impiegare del tempo per capire simili questioni e trarre le giuste conclusioni, senza pensare che siccome il mondo è pieno zeppo di letteratura sensazionale da cui tutti si abbeverano i figli debbano per forza leggere quei libri. Fate attenzione al diavolo nei libri! Scegliete la bellezza per i vostri figli!

Possiamo essere d’accordo sul fatto che alcuni passi dei libri citati possano essere spaventosi per i bambini più piccoli, ma parlare addirittura di testi “demoniaci” che “danno dipendenza”  e creano “danni cerebrali” ci sembra onestamente esagerato. Ma, del resto, gli esperti non siamo noi. Voi che ne pensate, amiche?

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!